LA PAPPA REALE, ALIMENTO DA REGINA!

La pappa reale viene prodotta dalle api Nutrici a partire dal polline e dal miele.

Questo cibo è destinato a nutrire l’ape regina per tutta la sua vita mentre le altre larve si nutrono solo per 3 giorni, tempo necessario a farle trasformare in api operaie.

Dal forte odore fenolico, di colore bianco lattiginoso e dal sapore acidulo, la pappa reale è un super food che, per la sua composizione, possiamo dire svolga un ruolo nutrizionale ed epigenetico superiore ad altri composti quali miele e propoli.

Questo alimento è composta per il 50-60% di acqua, per il 18% di proteine, per il 7-18% di carboidrati, per il 3-8% di lipidi. In particolar modo, i tre acidi grassi più abbondanti nella pappa reale sono: Acido Trans-10-decanoico (10-H2DA), Acido Idrossidecanoico (10-hdaa), Acido Sebacico (SEA). Minerali e vitamine oltre che Bioflavonoidi, terpeni ed enzimi digestivi.

Per la sua ricchezza in 8 aminoacidi essenziali per l’uomo possiamo annoverare la pappa reale tra gli alimenti utili allo sviluppo del tessuto muscolare negli adulti ed allo sviluppo dei bambini.

Da studi effettuati su cavie è emerso che i tre acidi grassi riducono la risposta infiammatoria, riducono l’ansia, inibiscono il fattore di crescita endoteliale (VEGF) ed avrebbero un’azione preventiva contro alcune neoplasie.

Inoltre, risulta utile nella sindrome metabolica e nel regolare la glicemia, la pressione arteriosa e riduce l’aterosclerosi, sembrerebbe contrastare l’alzheimer e regola la crescita della flora batterica intestinale.

la pappa reale riassumendo è un super cibo che andrebbe inserito di tanto in tanto nella nostra alimentazione ed in quella dei ragazzi.

Bibliografia

10-Hydroxy-2-decenoic Acid, a Major Fatty Acid from Royal Jelly, Inhibits VEGF-induced Angiogenesis in Human Umbilical Vein Endothelial Cells- Hiroschy Izuta, et al 2007 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2781774

Anti-inflammatory effects of Three Fatty Acids From Royal Jelly – Chen YF., Wang K. Zhang YZ, Zheng YF, Hu FL https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5099463

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